Applicazione: Immunofluorescenza
L'immunofluorescenza è una tecnica basata sulla microscopia che permette la visualizzazione di molti componenti in un dato tessuto, o su una tipologia di cellula, mediante la combinazione di anticorpi coniugati a molecola fluorescenti. Di conseguenza, le possibili applicazioni in ricerca e nella cura del paziente sono numerose. I test in immunofluorescenza possono essere effettuati su cellule in coltura, su sospensioni cellulari, verso target tessuto-specifici o nell'intero organismo.
Stato dell'arte
Una delle limitazioni della microscopia in fluorescenza è che i fluorocromi (specialmente quelli a base proteica e i tandem) perdono la loro capacità di emettere luce, a causa del photobleaching, quando irradiati per periodi di tempo prolungati. Inoltre, l'utilizzo di proteine fluorescenti come reporter da un lato consente lo studio di funzioni su cellule vitali ma, dall'altro, può causare fototossicità, soprattutto quando si tratta di lunghezza d'onda corte. Come se non bastasse, i fluorocromi tendono a generare, una volta illuminati, specie reattive dell'ossigeno aumentando ulteriormente l'effetto citotossico.
La soluzione AcZon
AcZon ha risolto questo problema applicando la protezione delle nanoparticelle a questi fluorocromi altamente sensibili. In NanoChromes e NanoTandems le molecole fluorescenti sono isolate dall'ambiente esterno grazie alla matrice di silice che offre elevata stabilità anche nelle condizioni più estreme. Grazie a questa innovazione anche i tandem dyes diventano utilizzabili in immunofluorescenza.