La decennale esperienza di AcZon nel campo dell'immunofluorescenza, ha sottolineato i limiti della tecnologia che attualmente sottende questa applicazione: in particolar modo il fatto che, i fluorocromi più utilizzati (siano essi molecole organiche o proteine fluorescenti) sono particolarmente instabili e il segnale emesso è influenzato dal pH e dall'azione degli agenti esterni. 

AcZon ha studiato e ottimizzato una tecnologia ad hoc per risolvere queste problematiche. La nuova tecnologia prevede l'inclusione delle molecole fluorescenti all'interno di nanoparticelle di silice (SiNPs). In questo modo le molecole sensibili sono protette dall'ambiente circostante garantendo maggior resistenza al photobleachinf (diminuzione della fluorescenza causata dal degradamento fotochimico delle molecole).

Inoltre, ogni nanoparticella contiene numerose molecole fluorescenti che forniscono un segnale più forte se comparato a quello ottenuto con le tecnologie standard. 

La silice di cui sono costituite le nanoparticelle è chimicamente inerte, trasparente alla luce ultravioletta e visibile, biocompatibile ed economica. La sintesi delle nanoparticelle è estremamente versatile ed è possibile modificarne le dimensioni, la funzionalizzazione esterna e il dopaggio (inclusione di molecole all'interno delle nanoparticelle) semplicemente modificando le condizioni di reazione. 

Infine, grazie alla presenza delle catene di glicole polietilenico (PEG), le nanoparticelle AcZon solo altamente idrosolubili e biocompatibili.